So che non è così, perché non è possibile a causa dei tempi in cui si sono verificate le cose, tuttavia mi viene istintivo pensarlo. E mi fa piacere farlo.
Poco fa, in ufficio, un collega mi ha offerto un pocket-coffee. Mi ha ricordato quelli che ho sbocconcellato durante l’esame di stato. Penso a quelli, alle boccette d’acqua, ai cracker ed alle altre cose che mi ero portato dietro per avere a portata di mano durante le otto ore del compito dell’esame di stato.
Mi è venuto istintivo pensare. No, non è stato nemmeno necessario pensare; è stata più un sensazione che istintivamente riconosce, accetta, uno stato delle cose: È la spesa che ha fatto mio papà per quando sono andato a Bologna a fare l’esame di stato.
Non può essere.
Mio papà era morto da più di tre anni. Ma mi fa piacere ugualmente pensare a lui, ricordare l’animo con il quale ha sempre fatto le cose per me.
Cosa cambia?
Alla fine me le ha portate lui.