E gli Iron, niente?

No, certo che no. Il concerto degli Iron Maiden è l’ultimo, in ordine di tempo, al quale ho partecipato. I biglietti me li ha offerti un amico, che per disponibilità di tempo, non avrebbe partecipato.

Okay, alle sette e mezza a Cusano. Rendez-vous con Alessandro, amico con il quale ho condiviso l’inaspettato regalo. Via che si va.

Iron Maiden a Villa Manin: l’abbinamento a me è sembrato al limite, una Villa del genere con il target medio della loro musica. Forse è una posizione frutto di preconcetti.

Accendendo all’area avvolta dalle ali dei due colonnati non ho avuto modo di ricredermi. Purtroppo. Non tanto per il chiacchiericcio, per il vociare di quanti mi avevano preceduto o per l’aspetto metalloro delle persone che si spostavano di qua e di là, quanto per quello che, prima dell’inizio del concerto, era già in terra. Per ogni metro-quadro del giardino c’erano in terra almeno tre bicchieroni di plastica, buttati in terra, calpestai, lasciati lì.
Ho cercato un cestino, un cassonetto per buttare il mio: non n’erano o non lì ho visti; sono dovuto ritornare al chiosco che vendeva la birra e chiedere ad una baconiera sorpresa dalla richiesta. Mah!
I bigietti venduti sono undicimila, i bicchieri in terra?

I “vecchietti”, si vecchietti: avranno cinquant’anni suonati, e per una rock star è un’età non indifferente! Hanno suonato, hanno scorrazzato sul palco, in particolar modo il bassista ed uno dei tre chitarristi. Anche il bravo Bruce Dickinson, si è destreggiato sul sui diversi livelli della scenografia contribuendo allo spettacolo.
Si è visto anche Eddy, non solo sulle proiezioni del fondale, ma in carne e ossa… carne, gomma-piuma: un bel costumone di due metri e passa!

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E poi? Ah, si… c’era anche la musica. Alcuni pezzi nuovi che non  conoscevo, come la maggior parte del pubblico, e diverse chicche prese dagli album storici: “Iron Maiden”, “The Number Of The Beast”. Il suono non mi è piaciuto molto, soprattutto all’inizio -i toni bassi non si sentivano ed i toni alti erano confusi- poi è migliorato.

In chiusura, gli occhi indagatori di Eddy hanno controllato le sezione finale del concerto e si sono spenti con le luci della ribalta una volta eseguito l’ultimo brano.

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Forse un bis ci stava.

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