Dall’altra parte della Russia con IPC

Un inizio febbraio diverso dal solito. Un viaggio inatteso verso l’isola di Sakhalin, nella stazione sciistica di Gorny Vozdukh .

IPC mi ha chiesto di incontrare i pattugliatori piste sci della stazione sciistica in vista della tappa di coppa del modo di sci paralimpico: World Cup Sakhalin 2020.

È stata un’esperienza molto interessante, ho visto un paese molto diverso e ho conosciuto persone positive e pronte a mettersi in gioco per raggiungere il risultato loro proposto (questo il profilo su Instagram, questi gli articoli su Twitter).

Il viaggio è iniziato con un imprevisto: ritardo del volo perché in prossimità dell’aeroporto di Marco Polo di Venezia erano in corso le operazioni per il disinnesco di una bomba inesplosa della seconda guerra mondiale. Continuato con una tappa in un Novo Hotel a Mosca e finalmente concluso all’aeroporto di Yuzhno-Sakhalinsk.

Appena sbarcato all’aeroporto di Yuzhno-Sakhalinsk.

Sin dal giorno seguente ho incontrato e lavorato con i  pattugliatori della stazione sciistica che si sono dimostrati entusiasti dell’incontro.

La lingua non è stata un problema, grazie all’aiuto di Anastasia, una collaboratrice della Stazione sciistica che è stata a tutti gli incontri.

Qui di seguito due filmati realizzati dal comitato organizzatore e pubblicati sui profili social della manifestazione e in questa sezione della galleria alcune foto scattate durante il viaggio.

Il prima raccoglie immagini ed impressioni dei partecipanti raccolti durante le esercitazioni, il secondo con quelle della consegna degli attestati ai partecipanti.

Un grazie va dato anche ad Andrew Kurka (paratleta degli Stati Uniti che vive in Alaska)  per averci aiutato durante le simulazioni d’intervento come “attore” e dandoci importanti feedback.

Addestramento in pista.

Chiusura formazione e consegna attestati.