Ho comprato la moto per un sogno personale.
Un giorno forse la venderò per un sogno in comune.
Ho conosciuto bikers che mi hanno insegnato qualcosa
ed arricchito il mio spirito.
Ne ho conosciuti altri che sono stato contento
di aver dimenticato.
Ho avuto freddo.
Ho avuto caldo.
Ho riso spesso dentro il casco.
Ho cantato ed urlato di gioia come un matto.
Sì… qualche volta ho pianto.
Ho visto posti meravigliosi e vissuto esperienze indimenticabili.
Qualche volta ho perso il posteriore ed ho avuto paura.
Altre ho fatto curve da paura.
Mi sono fermato a guardare un panorama.
Ho salutato e parlato con perfetti sconosciuti.
Quando nella vita fanno fatica a farlo persone che vedi tutti i giorni.
Sono uscito con i demoni dentro.
E sono tornato a casa con la pace nel cuore.
Altre volte ho pensato che fosse pericoloso.
Tutte le volte che salgo in moto penso a quanto sia meraviglioso.
Ho smesso di continuare a parlare con chi non capisce.
E passo le ore a farlo con chi non servirebbe neanche parlare.
Ho speso soldi che non potevo con rinunce e sacrifici.
Ma tutte queste non valgono un solo attimo in cui sono in moto.
Non è un mezzo di trasporto né un pezzo di ferro.
È la parte mancante del mio animo e del mio spirito.
E a chi mi dice di smettere, di venderla, di crescere e di fare la persona seria.
Io non rispondo.
Ma semplicemente abbasso la visiera.
E sorrido.