Quattro dimensioni
Il tempo, t, oltre ad x, y e z. Il tempo come dimensione lungo la quale spostarsi con la stessa libertà di scelta delle ultime tre.
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Previsioni? Coincidenze? Statistica?
Incroci, di trame ed orditi, che visti da vicino non consentono di leggere il ricamo. C’è chi ha detto: You can’t connect the dots looking forward, you can connect them only looking backward.
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Gestualità istintiva
Sulla carta non funziona. Ma l’istinto non lo sa. Nell’attesa di un incontro sfoglio la pubblicazione “Rapporto attività” di EUR.AC. Sfoglio e in una delle ultime pagine è proposta la mappa dell’Europa sulla quale sono indicati con dei puntini i partner di EURAC.
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Sax, basso, batteria e chitarra
Da Vittorio Veneto a Rua di San Pietro Feletto. Non è una tappa del Giro della Marca ma una causa-effetto: una locandina a Vittorio diventata un concerto a Rua. Il contrabbasso suona evidente e pieno, sembra scandire il ritmo anche per la batteria.
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<plonk>. Spezzo una lancia. Anche più di una…
Riconosco la natura integralista di questa esortazione, tuttavia… “Quota, ti prego!“. Trovo particolarmente noioso il top quoting indiscriminato, concependolo solo nel caso sia usato come preambolo al testo citato di una comunicazione. Ricordo che nei gruppi di discussione usenet giustamente attenti alle buone maniere -la netiquette alcune risposte si limitavano a: quoting integrale ed in
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E quindi uscimmo a riveder le stelle
Quando non te l’aspetti… Ancora una volta il bambino disegnato da Bill Watterson se ne esce con una battuta che da spunto per una riflessione anche a chi non è più tanto piccolo.
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Tranquillo, ci penso io.
Idraulico in casa per una veloce installazione. Falegname, anche. Un po’ di tubi, due trapani ed un paio di cassette degli attrezzi. Una arancione ed una rossa con il logo della marca in bella evidenza serigrafato in bianco. Avanti, indietro. Aiuto le maestranze per facilitare il lavoro e chiudere l’intervento in tempi brevi. Avanti e
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Perché uno non basta. Neanche due.
Sto parlando di libri. Si: libri. Non ho ancora vinto la campagna che mi impegna con “Goedel, Escher e Bach”. Ormai è un duello, una questione di principio e di caparbia cocciutaggine. Per rilassarmi sto leggendo a spizzichi e bocconi il racconto da cui è stato tratto Blade Runner.
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Giovanni e il C.R.O.
Pordenone PENSA 2012. Cruciani nell’Auditorim della Provincia, Michela Grena a Valvasone e Giovanni Allevi ad Azzano Decimo. Una bella infilata. A Valvasone lo spettacolo è durato poco, la pioggia ha interrotto la performance di Michela Grena & the One Beat Band. ‘cccidenti, il primo brano aveva promesso
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E la pioggia.
Per combinazione. Quasi. Una volta di più ho colto la provocazione e sono seduto in una piazza di Valvasone ad aspettare l’inizio del concerto. Chi suona? Non li conosco.